Per la prima volta dall’inizio dell’anno, il numero dei positivi delle ultime 24 ore è sotto quota mille. Il report dell’Istituto superiore della sanità analizza la curva dei contagi dal 28 dicembre ad oggi, suddividendo la popolazione in tre quadranti: i non vaccinati, chi ha ricevuto una sola dose e chi ha completato il ciclo vaccinale.
Come racconta Repubblica, guardando alla prima porzione, emerge che dal picco di marzo, i contagi sono poi andati a scemare con la primavera: calo facilmente attribuibile al clima estivo e alle settimane di restrizioni più dure. Tra i vaccinati, l’infezione frena molto di più rispetto ai non vaccinati, fino a quasi fermarsi.
Un altro dato a conferma dell’importanza della campagna vaccinale e dei suoi risultati, è l’analisi dei casi sintomatici per fasce d’età: “Fino all’inizio di febbraio 2021 l’incidenza era più elevata nella fascia di età di chi aveva più di 80 anni. A partire dalla seconda metà di febbraio – si legge nel report – con il progressivo aumento della copertura vaccinale nei soggetti ultraottantenni, la diminuzione è stata più marcata in questa fascia di età rispetto alle altre. Attualmente l’incidenza più elevata si osserva nei soggetti con meno di 60 anni che hanno una minore copertura vaccinale”.