Si è svolto ieri il passaggio di consegne dal premier più longevo d’Israele Benjamin Netanyahu alla nuova coalizione Bennett-Lapid.
I due uomini al potere sono molto diversi, come si può notare dalla kippah all’uncinetto, simbolo dei sionisti religiosi, indossata da uno, e dai cappelli senza alcun simbolo, dell’altro.
Come racconta il Corriere della Sera, l’intero governo è tenuto in piedi dalla volontà di cancellare l’era Bibi e il patto è basato “sull’amicizia e sulla fiducia”.
All’interno del governo di cui Bennett sarà premier per i primi due anni compaiono molte donne, a partire da Merav Michaeli (Trasporti, laburista) e Tamar Zandberg (Ambiente, Meretz). In tutto sono nove le figure femminili su ventisette.
Una buona componente del governo è di Tel Aviv e sono tutti più giovani del premier uscente (71 anni).