“La verità è che l’icona del posto fisso continua a esercitare un peso determinante nelle scelte di chi cerca lavoro nella Pubblica amministrazione”, commenta così Lorenzo Medici, segretario Cisl Funzione Pubblica per la Campania, il calo di adesioni al concorso per il Sud, in cui circa il 35% dei candidati ammessi dopo la selezione per titoli di studio, non si è presentato.
“Le persone devono capire che non esiste più la certezza di un’assunzione sicura, che garantisce il posto fino alla pensione”, spiega al Corriere della Sera il sindacalista, attribuendo il motivo del calo della partecipazione alle selezioni alla promessa di un contratto a tempo e non più indeterminato.
“La caratteristica di questo concorso è l’offerta di un posto a tempo determinato, ma il limite vero è nell’avere stabilito di cercare, giustamente, dei profili molto tecnici per la gestione del Recovery plan senza promettere alcunché circa il loro futuro. Il contratto prevede un impiego per 36 mesi o per la durata del Recovery, dopo non è previsto nessun automatismo. Ai vincitori di questo concorso è solo accordata una premialità con una riserva del 50% dei posti nei concorsi futuri”, aggiunge Medici.