“Dobbiamo essere realisti, la transizione ecologica non si realizza in un attimo: servono almeno dieci anni”, parla così il ministro Roberto Cingolani nel corso di un web event dedicato alla riforma europea della mobilità, promosso da Fino a prova contraria.
“In Italia circolano 13 milioni di vetture euro 0, non possiamo dire alle famiglie: da domani comprate tutti Tesla. Inoltre, se pure da domani avessimo veicoli tutti elettrici, non sapremmo dove ricaricarli. L’obiettivo sacrosanto della progressiva e definitiva elettrificazione del trasporto va perseguito con un approccio concreto e pratico che tenga conto della sostenibilità sociale, dell’aggravio dei costi per le famiglie e della sfida tecnologica: dagli attuali 0,8 gigawatt di rinnovabili installate all’anno, dobbiamo arrivare a 8 gigawatt all’anno”.
Quanto al ruolo dell’Unione europea con il Green Deal, secondo il ministro “gli sforzi attuali si riveleranno inutili se non saranno condivisi a livello globale. L’Europa e gli Stati uniti producono insieme circa il 30 percento delle emissioni di gas clima alteranti a livello globale. Senza una finanza etica e una politica di altissimo livello capace di accompagnare i paesi in via di sviluppo in questo percorso di transizione l’obiettivo di un’economia mondiale decarbonizzata non sarà raggiunto. Non possiamo limitarci a dire ai paesi vulnerabili: da domani dovete smettere di emettere. Non è realistico”.
Piste ciclabili, fotovoltaico offshore, navi a idrogeno, decarbonizzazione dei porti, rete ferroviaria elettrificata: sono stati alcuni dei temi al centro della tavola rotonda, promossa dall’associazione presieduta da Annalisa Chirico, cui hanno partecipato il DG Clima della Commissione UE Mauro Petriccione, l’ad di Snam Marco Alverà, l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono e il responsabile Sostenibilità e Affari istituzionali di Enel Fabrizio Iaccarino. “L’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 del 55 percento entro il 2030 richiede un mix di realismo e una scommessa tecnologica sul futuro – ha proseguito il ministro Cingolani – Dobbiamo procedere con l’elettrificazione del parco auto e far decollare la vettura alimentata a idrogeno. Stiamo lavorando alla creazione di un polo nazionale per la produzione di batterie che si integri nella filiera europea per renderci più autonomi e competitivi. Il PNRR però non fa miracoli: sul piano culturale, per esempio, vediamo circolare in strada troppe automobili con un unico passeggero, il conducente, e questo è un problema”.
Sul ruolo dell’Europa si è soffermato il DG Clima Petriccione: “L’Europa può esercitare a livello globale una leadership morale e politica. Se offriremo una politica di soli sacrifici, perdite di posti di lavoro e aggravio di costi per le famiglie, saremo destinati a fallire. Se invece la transizione porterà con sé crescita economica, potremo raggiungere l’obiettivo di un’economia a zero emissioni entro il 2050”.