“Sono l’unico detenuto non legato al terrorismo islamico”, è quanto si legge nella lettera dell’ex terrorista Cesare Battisti rivolta al Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) contro il rigetto dell’istanza di trasferimento che avevano presentato i suoi avvocati.
Il motivo della richiesta? “Il Dap pare ignorare che nel reparto dove sono detenuto nulla è predisposto peri detenuti che non condividono i costumi e la tradizione musulmana o che abbiano vivaci incompatibilità di convivenza con questa categoria di detenuti”, si legge nella lettera, come racconta Libero.
Il problema sarebbe quindi la convivenza con i detenuti islamici nel regime di Alta Sicurezza (AS2) di Rossano Calabro: “L’As2 di Rossano è una tomba, lo sanno tutti. Il famigerato portone “Antro Isis” è tabù perfino per il cappellano. Qui tutto è predisposto per tenere a bada dei ferventi musulmani, ai quali, se pure in condizioni esecrabili, è stato concesso il diritto di pregare insieme”, aggiunge Battisti.
L’ex terrorista ha avviato uno sciopero della fame e la sospensione delle cure per i suoi problemi di salute come protesta al “grave disagio” che vive.