“Diciamola tutta: siamo stati messi sotto tiro per ragioni politiche”, lo afferma il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. “Non è stata una pagina gloriosa per i nemici delle autonomie, e per chi in particolare voleva demolire l’immagine di una Lombardia efficiente. Per fortuna la storia presenta il conto”.
Fontana è soddisfatto dell’andamento della campagna vaccinale nella sua Regione: “Ci siamo attrezzati per le inoculazioni, negli hub vaccinali, di tutti i cittadini con più di dodici anni. Con la tranquillità di chi sa di aver già coperto le categorie fragili. Con i quantitativi previsti, contiamo di arrivare a un livello di somministrazioni mai raggiunto, 140-150 mila al giorno. Entro fine luglio avremo dato la prima dose a tutti i lombardi”, spiega il governatore in un’intervista a Repubblica.
Sulla Lombardia, una tra le regioni più colpite dal Coronavirus, sono stati pronunciati diversi giudizi negativi: “Attacchi strumentali da parte di chi voleva prendersela con la nostra Regione solo per motivi politici, per demolirne l’immagine di efficienza. Il tutto in un contesto che ha visto molti nemici dell’autonomia. Non è stata una pagina gloriosa. Per fortuna con Draghi qualcosa è mutato”.
Sul PNRR, anche Fontana chiede maggiore coinvolgimento delle Regioni: “L’ha detto Zaia e sono d’accordo. Anche per un motivo banale. L’anno scorso la Lombardia ha approvato una legge che, per dare risposte all’economia, ha fatto aprire 3.041 cantieri. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di Comuni e Province. Ecco, il governo con noi Regioni dovrebbe ragionare allo stesso modo. Bisogna delegare verso il basso, sennò non mettiamo a terra il Pnrr”.