Israele potrebbe andare incontro ad una era post Netanyahu: Naftali Bennett, leader della destra nazionalista di Yamina, ha sciolto ieri in prime time la riserva e ha deciso di appoggiare il “governo del cambiamento”, una compagine che riunisce otto liste, dalla destra nazionalista al partito islamico, tutte accomunate dalla distanza da Netanyahu, il primo ministro più longevo d’Israele.
Entro mercoledì il nuovo governo dovrà essere presentato al Capo dello Stato e dopo una settimana giurerà alla Knesset. Il mandato è attualmente in mano al capo dell’opposizione Yair Lapid, che gestisce le trattative con le varie componenti, ma per i primi due anni la premiership sarà di Bennett, mentre Lapid sarà ministro degli Esteri e premier “alternato”.
Come racconta Repubblica, Bennett sarà il primo capo di governo appoggiato da soli 7 seggi, ridotti ora a 6 per una defezione. Inoltre, sarà il primo premier religioso, già leader della Moetzet Yesha, il movimento per gli insediamenti.
Netanyahu è andato subito all’attacco ieri e ha dichiarato “Naftali, la tua è la truffa del secolo, porti i voti degli elettori di destra a un governo di sinistra”. Il leader spera ora nei disertori.