“Il Paese sta ripartendo. Lo sta facendo vaccinando e senza abbassare la guardia contro il virus. Un mese fa il governo avviò un piano graduale di allentamento delle restrizioni e di riaperture, legato al costante monitoraggio dell’andamento del contagio. Draghi parlò di rischio calcolato e la destra lo attaccò per la mancanza di coraggio”, a parlare è Stefano Bonaccini presidente della regione Emilia-Romagna. “È invece la strada giusta, proprio per evitare salti nel buio: il rallentamento dei contagi e l’abbassamento dell’incidenza, così come il progressivo svuotamento dei reparti Covid, ci stanno dando ragione. Da ieri in Emilia-Romagna abbiamo numeri da zona bianca, che ovviamente andranno confermati nelle prossime settimane”.
Un cambio di passo rispetto al governo precedente c’è stato: “Più che le polemiche, guardo ai fatti: in Italia vengono utilizzate in media oltre 9 dosi su 10 disponibili. Oggi in Emilia-Romagna abbiamo superato i 2 milioni e mezzo di somministrazioni, con il 93% delle forniture utilizzate: in frigo c’è poco, solo le scorte per i richiami, a dimostrazione che nei mesi scorsi sono mancate le dosi, non l’organizzazione. Insieme, governo e Regioni stanno attuando un piano vaccinale nazionale senza precedenti, finalmente col passo giusto”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera.
Un nodo da sciogliere in queste settimane è quello delle vaccinazioni per i turisti, per non bloccare così le vacanze: “È esattamente uno dei temi sui quali fare gioco di squadra. Serve una decisione nazionale, che permetta ai cittadini di vaccinarsi nei luoghi di vacanza, prima dose o richiamo che sia, attraverso lo scambio di informazioni fra aziende sanitarie e una conseguente compensazione di dosi. Nel frattempo, dal 7 giugno in Emilia-Romagna partiamo con le vaccinazioni degli operatori del comparto turistico, dagli operatori balneari a coloro che lavorano nelle strutture ricettive dalla Costa all’Appennino fino alle città d’arte: vogliamo garantire vacanze sicure”.
In Germania i tamponi sono gratuiti: “Sono d’accordo con questa soluzione. In Emilia-Romagna a dicembre scorso fummo i primi a introdurre i tamponi rapidi in farmacia gratuiti per tutti gli studenti, i loro genitori e familiari, nonni compresi, gli universitari, i docenti e il personale scolastico, quello dei servizi educativi e degli enti di formazione. Credo ci siano le condizioni per poterlo fare con tutti in tutto il Paese, scegliendo le modalità più efficaci”.