Attualità e politica

Infrastrutture, due cantieri su tre sono fermi o a rilento

L’Osservatorio territoriale infrastrutture (Oti) ha reso noto che nel 2020 su 68 progetti infrastrutturali del Nord Italia, 23 sono completamente fermi (il 34% del totale), 24 hanno avuto un avanzamento inferiore rispetto a quanto stabilito (35%) e 21 hanno soddisfatto le aspettative (il 33% del totale).

Come racconta Il Sole 24 Ore, ieri durante un incontro di Assolombarda, l’osservatorio è diventato Oti Nord, con adesione di tutte le Confindustrie del Nord Italia (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto-Adige e Veneto). Le sette regioni rappresentano il 56% del Pil e il 70,4% dell’export italiano.

Il punto di partenza, secondo il numero uno di Assolombarda, Alessandro Spada, deve essere la semplificazione delle procedure: “Sul codice degli appalti ci sarà da lavorare, da limare qualche regola, ma noi dobbiamo semplificare l’insieme dei pareri e delle autorizzazioni”, spiega Spada.

Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto, ha affermato all’incontro: “Dobbiamo considerare il Nord del Paese come area privilegiata di interconnessione con l’Europa per innescare processi virtuosi di mobilità sostenibile e sviluppo della logistica”.

Redazione

 

 

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