È stato ascoltato ieri per sei ore dalla procura di Bergamo Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto del ministero della Salute. Convocato come persona informata dei fatti e non indagato, ha risposto alle domande dei pm in merito al report dell’Oms ritirato dopo 24 ore dal sito europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità.
In quel documento si evinceva che il piano pandemico italiano non era aggiornato dal 2006 e a tal proposito Ranieri Guerra, l’ex direttore vicario dell’Oms, è indagato per false dichiarazioni, avendo sostenuto di “non avere mai esercitato pressioni” affinché il documento venisse ritirato.
Come racconta La Verità, le dichiarazioni di Zaccardi potrebbero essere cruciali, considerando che il suo nome compare più volte nelle chat acquisite dal telefonino di Silvio Brusaferro, a capo dell’Istituto superiore di Sanità. In queste si legge, il 18 maggio 2020, che Ranieri Guerra informa Brusaferro che avrebbe incontrato Zaccardi il giorno stesso alle ore 19, o ancora: “Il capo di gabinetto dice di vedere se riusciamo a farlo cadere nel nulla. Se entro lunedì nessuno ne parla vuole farlo morire. Altrimenti lo riprendiamo insieme. Sic”.
Le dichiarazioni di Zaccardi potrebbero rispondere a due domande cruciali e permetterebbero di capire se il ministro Speranza era a conoscenza del fatto che il report sarebbe stato ritirato dal sito dell’Oms e se sia stato lui stesso a chiederne attivamente la rimozione.
