“Questa secondo me è una vicenda veramente surreale”, commenta così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi la norma del decreto Sostegni bis che proroga al 28 agosto il blocco dei licenziamenti per le aziende che entro giugno chiederanno altra cassa Covid.
Lo sgomento di Bonomi nasce dal fatto che gli accordi con il ministro Orlando erano diversi: “E del resto vedo oggi sui giornali che la stessa sottosegretaria al Lavoro Tiziana Nisini, di fatto la sua vice, parla apertamente di una vera e propria “imboscata” e questo è stato. Orlando ha tradito tutti i patti: a noi aveva detto alcune cose che poi si è rimangiato mettendo il governo davanti al fatto compiuto”, spiega il numero uno di Viale dell’Astronomia a La Stampa.
Al momento il testo è in attesa di modifiche e il decreto è sospeso: “La soluzione che troveranno non la sappiamo ancora. Noi abbiamo provato a dare una mano, ma Orlando già dal Consiglio di venerdì aveva dato un altolà: o passa il mio testo o io mi dimetto. Adesso vediamo come ne esce Draghi con la sua mediazione”, commenta Bonomi.
Secondo il presidente di Confindustria il premier Draghi non era d’accordo con la decisione del ministro Orlando e per questo lo avrebbe invitato a prendere parte alla conferenza stampa per annunciare lui stesso le novità.
Un altro problema emerso è il danno d’immagine: “Il vero problema è il danno all’immagine del Paese. Siamo in pieno Recovery plan, cosa penseranno di noi all’estero se cambiamo le regole in corsa in questo modo, senza dire niente né ai partiti né alle parti sociali? È il solito problema degli ultimi anni che si ripresenta: ancora una volta il ministero del Lavoro, che da quattro anni a questa parte, dal primo governo Conte in poi, è stato usato solo per dividendi elettorali”, afferma Bonomi.