Per fronteggiare la crisi che in queste ore l’enclave di Ceuta sta affrontando, il governo spagnolo ha deciso di seguire la strada più dura e di schierare l’esercito. Da ieri quattro blindati sono sulle coste e i militari e la Guardia Civil hanno fermato centinaia di migranti e la metà degli 8mila arrivati sono stati rimandati indietro, al di là del confine.
“La Spagna difenderà i confini di Ceuta e Melilla in qualsiasi circostanza”, ha dichiarato ieri il premier Sánchez. Come racconta Il Giornale, se da una parte il governo ha finanziato per 40 milioni di euro gli aiuti alle comunità marocchine per bloccare i flussi attraverso il Sahara, dall’altra ha scelto la linea della forza per l’emergenza a Ceuta.
Non è la prima volta: nel 2005, con il governo Zapatero, oltre mille subsahariani avevano assaltato le barriere dell’enclave e, per arginare l’emergenza, era stata schierata la Guardia Civil che aveva usato proiettili di gomma contro chi scavalcava le recinzioni.