Oggi i negozi dei 1.300 centri commerciali sparsi per l’Italia abbasseranno le saracinesche e fermeranno l’attività per qualche minuto in segno di protesta. La richiesta è quella di poter riaprire, rispettando i protocolli di sicurezza, anche il weekend.
“Chiediamo che si arrivi subito a una decisione: i centri commerciali devono riaprire nei fine settimana, permettendo a una rete di oltre 30mila negozi di lavorare con continuità”, spiega a La Stampa il presidente di Federdistribuzione Alberto Frausin.
Secondo le associazioni del settore, i settori di abbigliamento e ristorazione dentro i centri commerciali hanno subito una perdita del 50-60% del fatturato, arrivando a 20 miliardi persi secondo Federfranchising Confesercenti.
Confimprese stima 147 giornate di chiusura e il 40% di perdite rispetto al 2019. Il calo è calcolato in 56 miliardi di fatturato annuo.
Le chiusure sono un problema anche per l’occupazione: ci sono circa 600mila persone che lavorano nei centri commerciali, quota che sale a 8mila unità se si considera l’indotto. Con il calo del fatturato, circa il 20% degli occupati diretti rischia di perdere il posto di lavoro.