Internazionale

Bruxelles a tutela delle sue imprese contro le scalate estere: servirà il benestare dell’Antitrust

“Il nostro mercato resta aperto. Ma alle nostre condizioni”, così il commissario all’Industria Thierry Breton a proposito dello scudo Ue a tutela delle imprese per fronteggiare la scalata cinese. Il piano vuole ridurre la dipendenza delle aziende dai cinesi e dai fornitori esteri in alcune aree strategiche, come materie prime, ingredienti farmaceutici e semiconduttori.

Come racconta il Corriere della sera, le sovvenzioni concesse dai paesi terzi sono soggette a meno controlli rispetto a quelle degli Stati membri. Motivo per cui, secondo la nuova norma Ue, le aziende che ricevono oltre 50 milioni di euro di sovvenzioni estere e cercano di rilevare attività in Ue per oltre 500 milioni o vogliono partecipare a contratti d’appalto da almeno 250 milioni dovranno notificare l’operazione a Bruxelles e ricevere il benestare dell’Antitrust Ue.

Parallelamente partirà anche un’indagine di mercato per controllare anche altre operazioni, come investimenti “grenfield”, quando l’impresa crea un’attività produttiva all’estero, oppure gli appalti sotto certe soglie. Sarà l’Antitrust Ue che deciderà eventuali sanzioni pecuniarie.

Secondo l’analisi della Commissione, “su 5.200 prodotti importati nell’Ue, ce ne sono 137 per i quali l’Ue è fortemente dipendente. Rappresentano il 6% del valore totale delle merci importate”, come ha spiegato il vicepresidente Valdis Dombrovskis, con delega al Trade.

Redazione

 

 

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