La campagna vaccinale degli Stati Uniti ha seguito un ritmo molto spedito, immunizzando finora con doppia dose 95 milioni di persone, pari al 29.04% della popolazione. Nelle ultime settimane il numero di persone vaccinate a livello giornaliero cresce a rilento, con un incremento dello 0.34%. I cittadini che hanno ricevuto la prima dose aumentano dello 0.30%.
Come racconta il Corriere della Sera, se prima gli analisti stimavano 68 giorni per raggiungere una quasi immunità di gregge, con il ritmo attuale servirebbe più tempo: il numero di dosi che vengono inoculate giornalmente sono passate da 4,6 milioni del 10 aprile a 3 milioni.
Secondo il sondaggio della Brown University School of Public Health, il 63% di persone afroamericane e latinoamericane ha dichiarato di non avere abbastanza informazioni e per questo di non volersi vaccinare. Secondo gli autori della ricerca, è necessario rispondere alle domande delle persone, diffondere informazioni precise e comprensibili a tutti. Il New York Times evidenzia, invece, che molti americani addirittura rinunciano alla seconda dose per la paura di effetti collaterali o per la convinzione di essere già abbastanza protetti dopo la prima iniezione.
Diverti Stati stanno ora attuando strategie per incentivare le persone a farsi inoculare l’antidoto al Covid19. Il governatore del West Virginia, per esempio, ha proposto 100 dollari a ogni giovane tra i 16 ei 35 anni che si farà vaccinare. Secondo i suoi conti, l’incentivo agli under 35 gli costerà 27,5 milioni di dollari contro i 75 milioni di dollari spesi per testare le persone.
In Connecticut il governatore Ned Lamont promette un drink gratuito in alcuni ristoranti se si mostra la scheda di avvenuta vaccinazione. Ancora, l’università del North Carolina promette agli studenti denaro per i libri o una borsa di studio o, in Iowa, una carta regalo per il distretto del centro.