Franklin Delano Roosevelt nel 1933 scelse la scadenza dei 100 giorni per misurare l’attivismo del governo e da quel momento in poi tutti i presidenti si confrontano con questa prima valutazione. È toccato anche al presidente Biden che, secondo l’indagine demoscopica riportata dal Washington Post, ha l’indice di approvazione più basso mai ricevuto, fatta eccezione di quello ottenuto da Donald Trump nel 2016.
Come racconta Repubblica, il 52% degli americani è favorevole alla nuova amministrazione, mentre il 42% ha espresso un giudizio negativo. Si tratta di uno scarto di quasi dieci punti percentuali, un minimo storico.
I fronti su cui Biden raccoglie maggior consenso sono la campagna vaccinale e la prima manovra di bilancio, con il 64% dei cittadini che approva la prima e il 65% che sostiene la seconda. Il tema su cui fatica a trovare approvazione è principalmente la gestione dei migranti al confine con il Messico: Biden ha perso su questo aspetto 28 punti tra i democratici, 31 punti tra gli indipendenti, 23 fra i repubblicani.
Altri dubbi anche con la seconda maxi manovra che Biden vorrebbe portare al Congresso, con altri duemila miliardi di investimenti: il 53% dei cittadini coinvolti non è convinto.