Uno dei capitoli del Recovery Plan che l’Italia dovrà consegnare entro il 31 aprile si intitola “Miglioramento degli spazi e della qualità della vita nei penitenziari per adulti e minori”. A questa parte sono stati dedicati 132,9 milioni di euro, di cui un terzo servirà per ammodernare quattro istituti per minorenni (a Roma, Benevento, Torino e Bologna) e due terzi per costruire otto nuovi padiglioni e per la manutenzione straordinaria degli altri.
Come racconta La Stampa, i nuovi edifici serviranno a rieducare i detenuti alla vita sociale, l’obiettivo è quello di “definire un’architettura penitenziaria di nuova concezione, che riveda le strutture carcerarie con l’obiettivo di aumentare gli spazi comuni intramurali, per ottenere e accrescere l’esperienza di una reale prospettiva del reintegro nella società e nel recupero della persona”.
Saranno costruiti in carceri già esistenti, avranno celle per massimo 80 detenuti. Ogni cella avrà uno spazio adeguato per studio, lavoro, tempo libero e sport: avrà dunque le sembianze di una abitazione, con l’obiettivo di rieducare la persona alla vita civile.
I nuovi padiglioni, inoltre, saranno ecologicamente sostenibili, cablati e digitalizzati. La cablatura servirà per permettere di tenere corsi a distanza, per la telemedicina e per la videosorveglianza. Le nuove strutture saranno dedicate ai detenuti a basso rischio.