Le notizie che si sono susseguite sul siero anglo-svedese non hanno fatto altro che destabilizzare i cittadini italiani. Inizialmente approvato solo per la fascia d’età più giovane, è stato poi esteso a tutti e, giovedì scorso, dopo ulteriore consultazione degli esperti ad Amsterdam sui rari casi di trombosi, il ministero della Salute ha deciso di raccomandarlo solo per gli over 60.
“La media nazionale delle disdette si attesterà intorno al 15/20%”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Il Giornale.
Anche in questo caso le Regioni non si muovono in modo omogeneo e vi è disparità nella reazione dei cittadini: “La percentuale è variabile da regione a regione. In alcune regioni è molto alta, come in Sicilia, dove è tra il 50 e l’80%, ma in alcune aree, non ovunque. Forse la media nazionale sarà attorno al 15-20% ma è comprensibile dopo l’ultima settimana e dopo ciò che ha vissuto AstraZeneca”, spiega il sottosegretario.
Gli fa eco il presidente dell’Aifa Giorgio Palù che ha dichiarato: “AstraZeneca non si è presentata con i migliori dati all’inizio, a causa degli studi che non avevano incluso la popolazione anziana, per questo si era raccomandato ai giovani”.