I bonus ed ecobonus varati dal governo vanno a rilento e il motivo principale è l’eccessiva burocrazia per accedervi. “È un fallimento, lo dicono i numeri. Su 9,3 miliardi di euro di previsione di spesa, solo poco più di 1,2 miliardi, vale a dire il 12,9%, è stato realmente utilizzato dagli italiani”, spiega il presidente di Consumerismo Luigi Gabriele.
La Stampa passa in rassegna le principali agevolazioni messe a disposizione dal governo nei mesi di pandemia, cominciando dall’ecobonus 110% per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Su 6 miliardi di euro di detrazioni previsti per la fine del 2021, a febbraio si è arrivati a 340 milioni di euro: in tutto sono stati finanziati 3.100 interventi, quindi il 5,6% di quanto atteso.
Il bonus vacanze, l’incentivo da 500 euro a famiglia, era previsto per 1 milione 885mila famiglie, ma solo 771mila bonus sono stati effettivamente utilizzati: “Questo significa che sui 2,4 miliardi di euro messi a disposizione dallo Stato, solo 829,4 milioni di euro sono stati effettivamente spesi dalle famiglie. Si tratta del 34,5% del totale”, spiega Consumerismo.
Per il bonus da 500 euro per l’acquisto di pc o tablet, è stato attivato o prenotato il 34,7% dei fondi messi a disposizione: 69,2 milioni su 200 totali.
L’incentivo più sfruttato è quello dell’ecobonus auto, fino a 10mila euro per l’acquisto di nuove vetture, variabile in base alle emissioni inquinanti. A marzo sono stati usati 344 milioni sui 700 stanziati (49,1%).
Tra le altre iniziative del governo Conte, c’è il cashback a cui hanno aderito solo 8,1 milioni di cittadini, mentre alla prima estrazione della lotteria degli scontrini hanno partecipato quattro milioni di italiani.