Anche per la filiera dell’acciaio ci sono ora rischi per l’approvvigionamento: le materie prime sono sempre più rare e con prezzi alle stelle. “Se va avanti così tra un paio di mesi ci saranno imprese costrette a fermare l’attività”, afferma Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica, intervistato dal Sole 24 Ore.
Ciò che manca sono i prodotti piani, coils e lamiere, il cui prezzo è più che raddoppiato rispetto all’estate scorsa e ha raggiunto costi pari a 800 euro per tonnellata.
Come racconta il Sole 24 Ore, oltre al nodo dei prezzi, un altro problema che allarma la filiera è la reperibilità dei materiali: “Alcuni prodotti ormai sono quasi impossibili da trovare e in generale i tempi di consegna si sono allungati moltissimo, anche di otto settimane rispetto agli standard. Inoltre la qualità media si è abbassata, talvolta arriva materiale inadeguato”, spiega Dal Poz.
Preoccupa l’impatto sull’automotive, sugli elettrodomestici, sulla produzione di tubi e sull’industria delle macchine utensili.
Anche la Cina, prima grande produttore, ora è diventata una dei principali importatori, sia di alluminio che di acciaio.