“Chi non vorrebbe fare il sindaco di Milano?”, Simone Crolla, consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, ente privato che dal 1915 promuove le relazioni economiche e politiche tra le due sponde dell’Atlantico, non nasconde la passione per la sua “città ferita” e qualora il centrodestra lo designasse come candidato sindaco, accetterebbe: “Non per vanagloria, mi creda, sarebbe piuttosto una chiamata alle armi. Io non mi tirerei indietro” (intervista integrale su Il Foglio).
Con l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi, potranno essere rafforzati i rapporti con gli Usa: “Sicuramente il premier Draghi è un convinto atlantista, una personalità apprezzata da figure chiave dell’amministrazione Biden. Con lui l’Italia torna su binari giusti dopo una fase non brillante a causa dei comportamenti ondivaghi dei due governi Conte”.
Sulla campagna vaccinale, la nazione a stelle e strisce è più avanti rispetto all’Italia: “Dalla diplomazia dei vaccini gli Usa escono vincenti. Grazie al programma Warp speed voluto da Donald Trump, le aziende del pharma hanno potuto accelerare gli iter di approvazione e produzione”.