“Non si può correre il rischio di non spendere i consistenti fondi europei per le inefficienze del sistema Paese che, al contrario, ha le potenzialità per diventare un punto di riferimento a livello mondiale nella gestione della risorse idriche”, a sostenerlo è Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.
In un’intervista al Sole 24 Ore, spiega: “C’è una oggettiva arretratezza del nostro Paese negli investimenti nel settore idrico. Tra le proposte d’azione per incentivare l’adozione di pratiche circolari c’è appunto l’ammodernamento delle infrastrutture di raccolta e distribuzione dell’acqua con la realizzazione di bacini a uso multifunzionale per produrre anche energia da idroelettrico”.
Per Prandini è fondamentale investire sull’agricoltura che contribuisce anche alla crescita del Pil italiano: “L’agricoltura fonda la sua competitività su qualità e rispetto dell’ambiente e sono questi i valori che hanno consentito di raggiungere un record storico delle esportazioni agroalimentari, oltre 46 miliardi nel 2020”.