“Apriteli questi benedetti teatri”, ad affermato è il direttore d’orchestra Riccardo Muti.
“Non lo dico per me. Io la carriera l’ho fatta. Mi riferisco alla mancanza di cibo spirituale e culturale di cui soffriranno le generazioni future. Così portiamo il nostro Paese allo sbaraglio. Non si muore solo di fame e di Covid. L’assenza di cibo spirituale e culturale porta alla morte psichica, alla morte della società”, reclama il Direttore in un’intervista a Il Giornale.
“I teatri sono luoghi sicuri. La gente entra con mascherina, siede a distanza, durante lo spettacolo non parla. Dove sta il pericolo? Il vero rischio è un altro. Chiudendo cinema e teatri stiamo uccidendo una generazione da un punto di vista culturale. Il Paese vedrà le conseguenze di tutto questo in futuro perché quando hai perduto tempo in assenza di cultura poi non risali la china”, conclude.