Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini procederà ora alla fase finale del commissariamento delle prime 58 opere, indicate nello schema di Dpcm di Conte. Ha ottenuto ieri il benestare del Parlamento, per il quale c’è grande soddisfazione considerando che, a detta del ministro, permetterà di accelerare la realizzazione di opere importanti e anche stimolare la ripresa economica.
Ora da più parti sollecitano il ministro per inserire numerose altre opere nel secondo decreto che emetterà e di affidarle a nuovi commissari, ma Giovannini non sembra di questa idea. Come racconta il Sole 24 Ore, intervenendo a SkyTg24, il numero uno del dicastero ha dichiarato: “In alcuni casi i commissari possono essere utili, in altri bisogna velocizzare altre fasi. Faremo un secondo decreto, come previsto dalla normativa, entro il 30 giugno, ma saremo molto selettivi sulle opere eventualmente da commissariare”.
Il ricorso al commissariamento non deve essere la prassi, ha spiegato ieri Giovannini in Parlamento, perché bisogna muoversi parallelamente sulla semplificazione delle procedure e sul rafforzamento della pubblica amministrazione.
Dello stesso parere l’Ance che ha sempre lanciato l’allarme sull’uso eccessivo dei commissari.