“Mettere delle misure restrittive uguali in tutta Italia non mi sembra utile”, lo sostiene Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute.
“La zona gialla non ha effetti di contenimento, ma mettere delle misure restrittive uguali in tutta Italia non mi sembra utile. Molte regioni diventeranno rosse o arancioni nei prossimi giorni e quindi ci saranno già restrizioni maggiori. Strette generalizzate finirebbero per toccare situazioni dove ci sono andamenti positivi, come in Sardegna. Resistiamo ancora 4 settimane”, afferma Sileri in un’intervista a La Stampa.
Sulla campagna vaccinale, il sottosegretario si dice fiducioso che i vaccini arriveranno in quantitativi sempre più crescenti e che la vaccinazione della fascia 16-54 anni comincerà entro l’estate: “Ma ora dobbiamo correre. Per questo chiedo di procrastinare di 2-3 settimane la seconda dose di Pfizer e AstraZeneca. C’è una scorta di un milione e mezzo di dosi che non abbiamo usato e con cui potremmo ottenere una protezione di gregge nelle categorie più fragili, ridando fiato agli ospedali”.
Sul tanto discusso siero russo, Sileri afferma: “Io sono sempre dalla parte della scienza. I risultati di Sputnik sono in linea con gli altri che abbiamo a disposizione e spero riesca ad essere approvato il prima possibile. Lo stesso discorso vale anche per i vaccini cinesi. La questione fondamentale, adesso, è avere più armi possibili a disposizione”.
Sul blocco nei weekend che rischiano di diventare rossi per tutta Italia, Sileri è dunque convinto che non ci sia necessità di restrizioni così dure indistintamente per tutto il paese: “Il blocco nei weekend aiuta a impedire gli assembramenti, ma quello si può fare aumentando i controlli. I medici che stanno sul territorio vanno sempre ascoltati, ma atteniamoci ai dati. Ci sono delle aree che devono diventano rosse, senza dubbio, poi possono essere più o meno estese, dal comune alla provincia, fino all’intera regione”.
