“Una decisione sofferta ma responsabile”, così ha definito la chiusura delle scuole il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervenendo al seminario sull’autonomia scolastica, organizzato da Valeria Fedeli e Luigi Berlinguer.
Sulle riaperture non ci sono ancora previsioni: “Non c’è un orizzonte per la riapertura, è la nostra capacità di essere uniti che ci dà l’orizzonte, la responsabilità non è solo del governo è di tutto il Paese”, ha spiegato il ministro.
Come racconta il Corriere della Sera, proprio in assenza di certezze, nel decreto Sostegni, che dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni, dovrebbero essere inseriti nuovi fondi per le famiglie e per i bonus babysitter.
Si è aperto poi il caso dei figli dei medici: giovedì scorso il ministero ha inviato una circolare che autorizzava i presidi delle varie scuole ad accogliere in presenza gli studenti disabili, quelli con bisogni speciali e i figli di genitori che svolgono lavori essenziali, come medici o infermieri.
La categoria non ha però dei confini chiari ed è così che ogni istituto si è ritrovato stracolmo di domande. Molte sono arrivate per esempio da nuclei in cui entrambi i genitori lavorano e non hanno diritto ai congedi.
Il ministero ha dovuto fare dietrofront e chiarire che, in attesa di un decreto, nessuno può recarsi in aula, anche nel caso di genitori che svolgono lavori essenziali.
