“Un miracolo che resterà nella storia”, è quello che ha dichiarato ieri Xi Jinping con un discorso di un’ora in diretta tv e un editoriale di tre pagine sul Quotidiano del popolo.
Il leader ha annunciato che la Cina ha vinto contro la povertà estrema: otto anni fa quando è salito al potere contava 100 milioni di persone indigenti. Secondo la contabilità dello Stato, ora tutte le famiglie più povere hanno un reddito annuo di 4000 yuan (500 euro) e hanno superato la soglia dell’indigenza.
Come racconta Repubblica, Xi Jinping disegna così un altro importante elemento di narrazione, dopo quello della vittoria sul Covid-19. “La leadership del Partito e il sistema socialista sono le garanzie fondamentali contro i rischi, le sfide e le difficoltà”, ha aggiunto, per sottolineare il ruolo del Partito in questo traguardo.
Non stupisce che le cifre possano essere state corrette, ma in questi otto anni Xi ha destinato 200 miliardi di euro al problema. Tre milioni di funzionari di partito sono stati poi inviati in tutto il paese per coordinare nuovi progetti e distribuire sussidi se necessario. La nuova sfida sarà quella di trasformare i sussidi in vero sviluppo economico.
