Il premier britannico Boris Johnson ha presentato ier il piano di “cauto allentamento” delle misure contro il Covid-19 in un paese in lockdown da gennaio.
Il programma partirà dall’8 marzo e prevede quattro step diversi. Nella prima fase ripartiranno le scuole e dal 29 marzo sarà di nuovo possibile incontrarsi all’aperto e non ci sarà più la raccomandazione di stare a casa.
Seguirà la seconda fase dal 12 aprile, con la riapertura di negozi, parrucchieri, palestre e la ripresa del servizio all’aperto per bar e ristoranti. Il 17 maggio riprenderà a pieno regime l’attività ristorativa, con massimo sei persone a tavola, e riapriranno i cancelli cinema e teatri. Il 21 giugno saranno eliminate tutte le altre restrizioni, anche quelle sui luoghi da ballo e sulle discoteche. I dispositivi di sicurezza come la mascherina e il distanziamento fisico, continueranno a rimanere le prerogative ancora per molti mesi.
I passaggi da una fase all’altra saranno sempre condizionati al rispetto di quattro criteri: l’andamento regolare del piano di vaccinazioni, il calo dei ricoveri e dei decessi tra chi ha ricevuto il siero, il tasso di infezioni, i rischi in base alle nuove varianti.
Il piano di BoJo arriva in una Gran Bretagna con curva dei contagi in discesa: dai 60mila giornalieri di metà gennaio si è scesi sotto i 10mila, complice una campagna di vaccinazione che procede spedita con un adulto vaccinato su tre.