Confcommercio lancia l’allarme: tra il 2012 e il 2020 sono andate in fumo oltre 77mila attività di commercio al dettaglio (-14%) e quasi 14mila imprese di commercio ambulante (-14,8%).
Secondo l’analisi dell’Ufficio studi di Confcommercio, che ha revisionato i dati sui centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e di altre dieci città di media grandezza, la desertificazione delle città ha impattato in minor modo su negozi alimentari (-2,6%) e tabaccherie (-2,3%). Inoltre, sono aumentati i negozi di tecnologia e comunicazioni (+18,9%) e le farmacie (+19,7%).
Come racconta Il Giornale, sono stati duramente colpiti, invece, il settore dell’abbigliamento (-17%) e le pompe di benzina (-33%), scomparse dai centri storici.
Secondo Confcommercio, il 2021 sarà altrettanto duro: gli esercizi per il commercio al dettaglio continueranno a calare (-17,1%) e per la prima volta negli ultimi due decenni andrà in fumo un quarto delle imprese di alloggio e ristorazione (-24,9%).