Attualità e politica

Vespa a LaChirico: “Il segreto è divertirsi. Draghi snellisca meccanismi burocratici. Non vedo un nuovo Berlusconi all’orizzonte”

“Il segreto è divertirsi e fare questo mestiere come se fosse il primo giorno”, così Bruno Vespa, al timone di Porta a Porta da più di 3mila puntate. “Cerco ogni giorno nuovi stimoli, mi devo divertire, se non lo faccio io, come posso pensare che lo facciano gli altri? In questo modo siamo arrivati a 3100 puntate di Porta a Porta per un totale di quattro miliardi di spettatori, basta calcolarne 1milione 300mila a sera e si arriva 4 miliardi”.

Vespa in un’intervista in esclusiva a LaChirico spiega la chiave del suo successo e offre ad Annalisa Chirico la sua visione dell’attuale scenario politico italiano.

“Un altro Silvio Berlusconi? Non c’è nessuno all’orizzonte col suo carisma. Il suo figlio naturale sarebbe stato Renzi, ma ha preso evidentemente un’altra strada”, afferma il già direttore del Tg1.

Su Matteo Salvini e la svolta europeista, Vespa ha le idee chiare: “Non aveva scelta: il leghista o rinunciava ad essere leader o doveva fare questa scelta. Mi sono chiesto a lungo come fosse possibile che Salvini, che è nato dalla Lega antifascista, sia alleato con Le Pen, che è sicuramente una donna di grandi capacità ma appartiene ad un partito estremista. Ora ha capito che deve dare una svolta europeista, il che non vuol dire obbedire all’Europa senza averne una visione critica. Vuol dire riconoscere l’Unione come un interlocutore e da essa essere riconosciuto come tale”.

Tra i nodi che attendono il governo Draghi, vi è quello delle infrastrutture. “Il modello di Genova deve diventare un sistema abituale per le opere pubbliche, e non un evento straordinario. Draghi deve migliorare i meccanismi burocratici, troppo farraginosi. Gli edili lavorano su tre turni in 24 ore. Perché non può farlo lo Stato? Se ripartono le opere pubbliche su tre turni, si procede molto più rapidamente”.

E sul ponte sullo Stretto, che Salvini vorrebbe chiamare il ponte Mario Draghi, Vespa dichiara: “Do per scontato che si faccia, e non da oggi. Servono però altre infrastrutture che colleghino il ponte al nord produttivo, alla Sicilia e alla Calabria, altrimenti si fa come con Malpensa, un grande aeroporto isolato dal resto, una stupidaggine all’italiana. Mi sento umiliato a fare questi discorsi”.

Bruno Vespa si è laureato in giurisprudenza con una tesi sul diritto di cronaca. “Bisogna sempre avere un piano B. Suggerisco ai giovani aspiranti giornalisti di non iscriversi a scienze della comunicazione. Una volta laureati, oggi ci sono più possibilità. Ma non bisogna avere fretta e ci si deve impegnare molto. Quello del giornalista è un mestiere di sacrifici”.

Redazione

 

 

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