In dodici mesi sono andati in fumo oltre 664mila posti di lavoro. Da novembre 2019 a novembre 2020 c’è stato un calo del 30%. Sono i dati Inps dell’Osservatorio sul precariato.
Come racconta il Corriere della Sera, sono proprio i contratti precari ad aver subito dure conseguenze con l’emergenza Covid-19: sono stati registrati meno 263.902 nuovi contratti a termine, a cui si aggiungono i 279.100 posti di lavoro stagionali o intermittenti persi. Complessivamente sono 543mila i rapporti di lavoro in meno.
Per quanto riguarda la Cassa integrazione, sono 4,2 miliardi le ore autorizzate dallo scorso aprile al 31 gennaio 2021. Il numero più alto si è registrato ad aprile e a maggio scorso, con oltre 855 milioni e 871 richieste.
Le domande sono poi andate calando ma a ottobre, in concomitanza con la seconda ondata, si sono rialzate, con un incremento del 47,6% rispetto a settembre.
È il settore del commercio a richiedere maggiormente le ore di cig in deroga, seguito da alberghi e ristoranti.