È tempo di esordi oggi, sia per il premier Mario Draghi che per il nuovo presidente degli Usa Joe Biden. Prenderanno parte al G7 virtuale voluto da Boris Johnson, il cui tema centrale sarà quello della vaccinazione.
Come racconta il Corriere della Sera, l’Occidente cercherà di delineare una strategia per rispondere alla Cina e alla Russia, che sfruttano l’occasione di aiutare i paesi più poveri, per estendere la loro influenza. Sempre i paesi in difficoltà sono un tasto dolente, perché almeno 130 paesi non hanno neanche cominciato la campagna vaccinale. Ciò comporta un alto rischio per lo sviluppo di nuove varianti e perché, come ha affermato Dame Barbara Woodward, l’ambasciatrice britannica all’Onu, “nessuno è al sicuro finché tutti non siamo al sicuro”.
BoJo proporrà ai paesi in via di sviluppo di donare le scorte extra da lui ordinate in numero più alto in via precauzionale. La Gran Bretagna ne ha ordinate 400milioni, molte di più di quelle necessarie. Macron, invece, ha già rilasciato un’intervista al Financial Times in cui propone che i paesi ricchi diano il 5% delle loro dosi alle popolazioni più in difficoltà.
L’amministrazione Biden ha fatto sapere che non intende donare finché non avrà garantito l’immunizzazione dei cittadini americani.
