Al via l’iter autorizzativo per il maxi parco eolico sul Mar Adricatico, presso le acque di Ravenna, firmato Saipem. Sarà il primo al mondo in grado di unire idrogeno e fotovoltaico, integrando turbine e solare flottante. Un progetto che vale un miliardo di investimenti e 620 megawatt di capacità grazie a 65 turbine da 8 megawatt e il parco solare flottante da 100 megawatt.
L’impianto sarà funzionale alla città di Ravenna per ovviare al problema della dismissione delle piattaforme oil&gas e per rilanciare un distretto industriale in crisi. “Ravenna ha tutte le qualità e le caratteristiche come città della transizione energetica e ha competenze riconosciute dalla comunità internazionale”, ha dichiarato Tomaso Tarozzi di Confindustria Romagna, ieri in occasione della conferenza stampa convocata nel Palazzo dei Congressi di Ravenna, come racconta il Sole 24 Ore.
Il progetto sarà suddiviso in due aree, che saranno ben distanti dalla riva per evitare un forte impatto visivo: la prima a 8 miglia di distanza, per il solare flottante e il parco eolico disposto a semicerchi con 15 turbine eoliche da 8 megawatt (parco Romagna 1), la seconda a oltre 12 miglia, con le restanti 50 turbine (parco Romagna 2).
Due cavidotti sottomarini dovranno poi garantire il trasferimento a terra dell’energia prodotta. Altro elemento chiave dell’impianto sarà la produzione di idrogeno verde che raggiungerà le 4mila tonnellate l’anno, pari al consumo di 2mila hydrogen bus.
Per lo sviluppo dell’hub energetico Saipem ha siglato un Memorandum of Understanding con Qinte’x, società per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia e presente con sue controllate anche in Europa e in USA.
Dopo l’avvio dell’iter, Saipem punta a presentare il progetto definitivo nel 2022 e a ottenere le autorizzazioni necessarie per il 2023.
