Ryanair ha perso il ricorso contro gli aiuti di Stato e, secondo il primo grado della giustizia comunitaria, i sostegni di cui hanno beneficiato Air France e Sas sono legali.
Come racconta Repubblica, Ryanair contesta i sostegni date alle compagnie aeree per oltre 30 miliardi di euro. Si era scagliato contro gli aiuti alle compagnie francese e svedese, ma non sembra volersi fermare qua. Nello specifico, contesta 11 miliardi a Lufthansa, 10,6 miliardi ad Air France-Klm, 3,5 miliardi ad Alitalia, 1,3 a Sas, 1,2 miliardi a Tap Portugal, poco meno di un miliardo a Finnair, 800 milioni a Norwegian, 650 milioni a Lot e 600 a Condor.
Il tribunale non ha accolto il ricorso e nel caso della Svezia, ha dichiarato che “è conforme al diritto europeo il sistema di garanzie sui prestiti istituito dalla Svezia per sostenere le compagnie aeree titolari di una licenza nazionale, destinato a porre rimedio al grave turbamento dell’economia di tale stato membro”.
Michael o’Leary, che ha fondato l’azienda, non esclude di fare altri ricorsi e un portavoce afferma: “Ryanair è una compagnia aerea europea. Noi non abbiamo alle spalle alcun ricco e potente Stato pronto a sostenerci finanziariamente in momenti di crisi come questo. Noi non vogliamo aiuti discriminatori perché il nostro istinto e la storia ci spingono a cercare efficientamenti e risparmi per offrire rotte a basso costo. Ma va tenuto conto che durante la pandemia sono stati concessi oltre 30 miliardi di sussidi ad alcuni vettori europei. Un fatto grave che distorce il mercato favorendo compagnie poco profittevoli”.
