Fondazione Gimbe continua dall’inizio della pandemia il monitoraggio indipendente dell’andamento dei contagi. Nella settimana tra il 10 e il 16 febbraio, il numero si casi è rimasto piuttosto stabile, ma il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta invita il governo Draghi ad un cambio di passo e a seguire la “strategia Covid zero” sulla stregua del modello tedesco, che punti “sul potenziamento di forniture e somministrazioni del vaccino e sul superamento dell’attuale sistema delle Regioni a colori che, oltre ad esasperare i cittadini, danneggia le attività economiche e non è riuscito a piegare la curva dell’epidemia”.
Come racconta il Corriere della Sera, ciò che preoccupa la fondazione è il calo delle somministrazioni di vaccino che nell’ultima settimana sono diminuite del 30%. Al 17 febbraio (aggiornamento ore 15:00) sono state consegnate alle Regioni 4,07 milioni dosi di vaccino, il 31,8% dei 12,8 milioni attesi per il primo trimestre 2021.
“Per rispettare la tabella di marcia entro fine marzo dovrebbero essere consegnate in media 1,45 milioni di dosi/settimana, a fronte delle quasi 600 mila attuali”, afferma Renata Gili di Gimbe.
Al 17 febbraio (aggiornamento ore 15:00) è stata somministrata anche la seconda dose a 1.298.844 persone (2,18% della popolazione). “La vera criticità di questa fase 1 è che solo il 5,9% (261.008) degli over 80 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, e solo il 2,7% (in totale 117.537) degli over 80 ha completato il ciclo vaccinale, molto lontano dal target dell’80% entro il 31 marzo raccomandato dalla Commissione Europea. Per raggiungere questo obiettivo bisognerebbe vaccinare entro quella data circa 3,5 milioni di over 80, di cui quasi 3,3 milioni non hanno ancora ricevuto la prima dose”, ha spiegato Gili.