Disha Ravi ha 22 anni, è considerata la Greta indiana per il suo impegno per l’ambiente e per la lotta contro il riscaldamento globale. Lavora in un ristorante vegano, pianta alberi e pulisce i laghi.
Come racconta Repubblica, la polizia di New Delhi l’ha arrestata sabato notte, davanti alla madre, con l’accusa di essere una complottista criminale con intento di sedizione per danneggiare lo Stato indiano. Domenica è stata portata davanti al giudice per ottenere cinque giorni di arresto e farla confessare.
L’accusa è di aver collaborato insieme a Greta Thunberg ad un manuale a favore dello sciopero contro tre leggi neoliberiste che favoriscono le grandi industrie nel settore agricolo. All’interno del documento ci sono sia gli hashtag da usare sui social, ma anche indicazioni su come organizzare proteste fuori dalle ambasciate indiante, da qui il sospetto di sedizione.
Greta ha condiviso il documento dopo il tweet di Rihanna che ha richiamato all’attenzione internazionale la riforma agricola di Modi che danneggia i contadini locali.
“Il manuale suggerisce un complotto per instaurare una guerra economica, sociale, culturale e regionale contro l’India e disseminare ostilità contro il governo indiano. Fomentare disarmonia tra diversi gruppi su base religiosa, sociale e culturale equivale a un complotto criminale”, ha dichiarato il commissario a capo dei corpi speciali di Delhi.
Disha ha provato a difendersi in lacrime, affermando di aver solo corretto un paio di frasi e di essere interessata al riscaldamento globale solo per tutelare i suoi nonni contadini. Intanto, tra le proteste internazionali, l’arresto è confermato.
