Il vaccino Sputnik V ha un’efficacia superiore al 90%, secondo i dati diffusi dalle autorità russe. Anche l’Ema è sulla strada della sua approvazione e il siero russo potrebbe aiutare a fronteggiare la carenza di dosi in Europa.
In un’intervista al Corriere della Sera, Denis Yurievich Logunov, a capo del gruppo dei ricercatori che hanno brevettato Sputnik V presso Gamaleya, il centro nazionale di epidemiologia e microbiologia di Mosca, esprime le sue aspettative.
“Siamo il centro federale del Ministero della Salute della Russia e, prima di tutto, il nostro compito, e il mio, è fornire vaccini ai cittadini della Federazione russa. Ma allo stesso tempo, ovviamente, comprendiamo che il Covid non possa essere sconfitto in un solo Paese. Nel risolvere questo problema, consentendo l’accesso al vaccino ad altri Paesi, il ruolo principale spetta al Fondo russo per gli investimenti diretti”.
Sui tempi di approvazione, il capo dei ricercatori russi, che confida di avere una passione per l’Italia, sostiene che entro l’inizio di aprile il siero russo dovrebbe essere approvato dall’Agenzia europea del farmaco: “Il Fondo russo per gli investimenti diretti ha presentato domanda all’Agenzia europea Ema, ed è iniziata la presentazione dei capitoli del dossier per la procedura di revisione progressiva. Dopo aver superato questa procedura, siamo in attesa del rilascio della registrazione del vaccino Sputnik V nell’Ue. La procedura può essere completata all’inizio di aprile. Intanto l’Ungheria, membro dell’Unione europea, ha deciso autonomamente di approvarne l’uso sulla base dei dati che abbiamo fornito, derivanti dagli studi clinici”.
Oltre all’Ungheria, unico paese Ue ad aver bypassato l’Ema, ci sono oltre venti paesi che hanno approvato l’uso emergenziale di Sputnik: “Abbiamo avuto l’autorizzazione all’uso emergenziale in 23 Paesi: Russia, Bielorussia, Serbia, Argentina, Bolivia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay, Turkmenistan, Ungheria, Emirati Arabi Uniti, Iran, Repubblica di Guinea, Repubblica Serba, Tunisia, Armenia, Nicaragua, Messico, Libano, Myanmar, Pakistan e Bahrain. In tutti questi Paesi – spiega lo studioso – la vaccinazione è già iniziata o inizierà nei prossimi giorni”.
E intanto Denis Yurievich Logunov sogna l’Italia: “Non lo dico per piaggeria: l’Italia è il secondo Paese dopo la Russia dove vorrei vivere. Una cultura incredibile, persone meravigliose, il clima, la natura”.