Tra mercoledì e giovedì Mario Draghi si presenterà davanti alle Camere per ottenere la fiducia. In queste ore sta lavorando al suo programma che, in pochi mesi, dovrà raggiungere importanti obiettivi.
Il Corriere della Sera riassume i sette nodi cruciali del governo.
Riforma fiscale
Si comincia dalla riforma fiscale, a cui Draghi ha accennato durante le consultazioni. L’ipotesi è quella di ridurre il carico fiscale sui redditi sotto i 40-50mila euro e compensare il minor gettito con nuove norme contro l’evasione fiscale o con lo spostamento del carico della tassazione dai redditi ai consumi. Non da ultimo, Draghi vorrà creare un contesto fiscale in grado di favorire gli investimenti.
Transizione energetica
Un altro nodo fondamentale è quello del green e della transizione energetica. Lo stesso Draghi ha parlato di un governo “ambientalista” e in questo campo avrà un ruolo cruciale Roberto Cingolani, a capo del ministero per l’ambiente, che dovrà collaborare con Enrico Giovannini, a capo del ministero delle Infrastrutture, e Vittorio Colao, a capo del ministero per la Transizione digitale. Insieme gestiranno il 90% dei fondi che arriveranno dall’Europa con il Recovery Fund. Lavoreranno quindi su economia circolare, transizione ecologica, sostenibilità e riduzione delle emissioni.
Digitalizzazione
Vittorio Colao, ex ad di Vodafone, sarà il responsabile della digitalizzazione del paese e gestirà, quindi, almeno 40 miliardi del Recovery Plan. Tra i suoi progetti, il completamento della rete a banda larga, complementare con l’infrastruttura mobile del 5G, la modernizzazione della Pa, digitalizzazione di tutti gli istituti scolastici e il cablaggio di tutte le aree del Paese.
Istruzione
Bisogna far fronte all’emergenza scuola. Già durante la fase delle consultazioni, Mario Draghi ha avanzato l’ipotesi delle lezioni fino a giugno per recuperare le settimane perse. La parte del Recovery Plan destinata all’istruzione sarà riscritta, con riforme a costo zero per la valutazione degli insegnanti e l’introduzione di criteri di merito e di efficienza. Inoltre, si lavorerà per la formazione digitale e per l’assegnazione delle cattedre.
Giustizia
La riforma della giustizia civile è uno degli aspetti prioritari del governo Draghi. La giustizia in Italia è tra le più lente in Europa e il neo ministro Marta Cartabia cercherà di intervenire e sanare questo settore. Già mercoledì avrà a che fare con il voto di due emendamenti al Milleproroghe per abrogare la riforma dell’ex ministro Alfonso Bonafede che prevede l’abolizione della prescrizione dopo il primo grado. Secondo la Cartabia non si può abolire uno dei principi cardine del processo penale.
Opere pubbliche
Draghi ha evocato il modello Genova, in cui in soli due anni è stato ricostruito il Ponte Morandi. Il Mit ha pubblicato un elenco di 59 opere prioritarie in attesa di partire. Dal 2016 ad oggi nel settore ci sono state 547 modifiche e 28 nuovi provvedimenti normativi.
Vaccinazione e immunità di gregge
Serve una campagna vaccinale efficace e capillare. L’obiettivo del governo Draghi è quello di somministrare fino a 300mila dosi al giorno, coinvolgendo la Protezione Civile e i medici di famiglia.