Il Gruppo Ferrovie dello Stato sbarca in Ucraina e nel Baltico. In questi giorni ha acquisito commesse per 110 milioni di euro a riprova del fatto che “nonostante l’emergenza sanitaria in corso in tutto il mondo, l’attività di FS nei mercati esteri non si è fermata”, come afferma l’amministratore delegato Gianfranco Battisti.
Il progetto nei Paesi Baltici sarà finanziato in gran parte dall’Unione Europea e FS si occuperà del supporto alle attività di elettrificazione di 870 chilometri della nuova linea di alta velocità Rail Baltica, che collega Estonia, Lettonia e Lituania al continente europeo. Il contratto durerà sette anni e ha un valore complessivo pari a quasi 30 milioni di euro. Rappresenta il più grande piano di elettrificazione mai portato avanti prima in Europa.
Come racconta il Sole 24 Ore, il gruppo FS ha firmato un importante accordo anche in Ucraina, insieme a Jsc Ukranian Railways, per esportare il know-how tecnologico, operativo e ingegneristico di FS in Ucraina. FS si impegnerà a sviluppare soluzioni innovative per il trasporto ferroviario locale, a partire dall’alta velocità. In questo modo il gruppo capitanato da Battisti rafforza il suo posizionamento nei paesi dell’Est con l’export del sapere italiano nel settore dei trasporti.
Ferrovie dello Stato è arrivato anche in Nord-Africa: FS ha vinto con Italferr e in partnership con Comete la gara per l’ammodernamento di due linee ferroviarie tunisine, per un valore di 80 milioni di euro.