La Francia lancia messaggi chiari a Pechino. Da ultimo, l’annuncio del ministro della Difesa Florence Parly su twitter di un’operazione militare nel Mar Cinese Meridionale. E’ stato inviato, infatti, un sottomarino nucleare d’attacco Emerald e la nave da supporto meridionale della Senna. L’operazione è realizzata in “in connessione con i nostri partner strategici australiani, americani o giapponesi”, afferma il Ministro.
Come racconta La Verità, sono le parole di Parly a lanciare un avvertimento, neanche troppo velato, al Dragone: “L’obiettivo è arricchire la nostra conoscenza di questa zona e affermare che l’unica regola vigente è quella del diritto internazionale, quale che sia il mare in cui si naviga”.
La Francia controlla vari Tom, Territori d’Oltremare tra l’Oceano Indiano e quello Pacifico, tra cui la Nuova Caledonia, l’arcipelago di Wallis e Futuna e la Polinesia Francese. È suo interesse che nelle acque in cui transitano le sue navi mercantili non ci siano tensioni. Da qui il velato avvertimento di mettere fine alle minacce cinesi verso Taiwan, che Xi Jinping considera una provincia separatista e non uno Stato indipendente. La Francia, inoltre, in quanto nazione della zona indo-pacifica, “possiede la seconda zona economica esclusiva a livello mondiale”, come ha ricordato il Ministro in un altro cinguettio, motivo per cui vuole mantenere integra e difendere la propria sovranità.
Non si tratta dei primi segnali inviati da Macron alla Cina: il Consiglio costituzionale di Parigi ha infatti approvato recentemente una legge “anti Huawei”, per tutelare la sicurezza nazionale. Verranno rimosse tutte le antenne 5G già installate dal colosso di Shenzhen sul territorio francese.
Tutte queste azioni intraprese da Micron vogliono anche essere un chiaro segnale di supporto all’amministrazione Biden.
