Nel mondo del cinema le grandi produzioni internazionali sono ricominciate, confermando l’Italia come una delle mete predilette. Tra agosto e dicembre ne sono state realizzate circa 20, di varie dimensioni: da Mission Impossible 7, con budget medi tra i 25 e i 30 milioni, e altre minori come seconde e terze stagioni di serie tv realizzate da broadcaster internazionali.
Nel 2021 ci si attende ancora più riprese. Come racconta il Sole 24 Ore, secondo Gian Marco Committeri, socio dello studio Alonzo Committeri & Partners e partner di Smart Consulting, ci saranno 400-500 milioni di investimenti nel nostro territorio. Complici, non solo le bellezze paesaggistiche italiane, ma anche le agevolazioni fiscali e gli incentivi.
L’altra faccia della medaglia è la chiusura ormai da mesi di tutti i cinema. Al botteghino si è registrato un calo tra il 70% e l’80% di biglietti venduti con picchi in alcuni mesi solitamente strategici come il periodo natalizio. Molte uscite di film sono state rimandate e molti produttori hanno deciso di optare per le piattaforme digital.
La filiera del settore ritiene che i ristori stanziati, pari a 140 milioni, non basteranno per far ripartire l’attività. Nonostante il confinamento in casa abbia portato ad uno sprint di piattaforme online come Netflix, per gli operatori del settore è importante riaprire quanto prima le sale in sicurezza: il cinema non è solo vedere un film, ma ha anche un alto valore socio-culturale.
