“Le palestre sono sempre state chiuse ma i contagi sono comunque aumentati, dunque lo sport non è il problema”, lo afferma Andrea Pambianchi, presidente della Confederazione italiana del wellness e delle attività sportive per la salute (Ciwas).
“Le strutture dove si svolge attività fisica sono chiuse da mesi e gli operatori si indebitano per non vedere andare in fumo anni di investimenti. Già moltissime palestre hanno chiuso per sempre e probabilmente il 30% dei locali adibiti allo sport non riaprirà. Il comparto sportivo ha registrato il 70% di perdita media, un bilancio insostenibile per un settore formato quasi esclusivamente da imprese familiari. Questa situazione è destinata a peggiorare nel tempo se non si interviene presto in maniera efficace”, afferma Pambianchi in un’intervista a Il Foglio.
“I club non sono nelle condizioni di poter incassare ma hanno tutti i costi correnti, e il più ingombrante è l’affitto, che mette a repentaglio i risparmi del gestore anche in considerazione delle fideiussioni rilasciate in sede di conclusione del contratto e delle altre garanzie pretese dal locatore. La perdita a livello nazionale è di 11 miliardi di euro, a cui va aggiunto il mancato ricavato dagli eventi”, continua Pambianchi.
Ciwas chiede a gran voce la riapertura dei centri sportivi, non solo per far fronte alle continue spese, ma anche perché l’attività motoria ha un ruolo fondamentale per il benessere psicologico e fisico delle persone. “Ci saranno molti più malati di patologie legate agli stili di vita sedentari che sono la quarta causa di morte al mondo e assisteremo a un aggravamento dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Lo sport è l’attività che più rinforza il sistema immunitario”.
La richiesta dell’associazione di categoria è di riaprire le palestre in sicurezza. I protocolli vengono rigorosamente rispettati e il personale è già abituato ad un controllo preciso degli accessi. Servono inoltre incentivi per ripartire: “I centri sportivi sono stati inseriti erroneamente nella categoria dell’intrattenimento. Senza nulla togliere a questi settori, ci troviamo in un contenitore che non è il nostro – afferma il Presidente di Ciwas su Il Foglio – L’esercizio sportivo è una necessità di numerosi malati cronici, di pazienti che devono affrontare una riabilitazione, delle donne in stato interessante. Servono misure efficaci per ridurre i costi a carico degli operatori e incentivi per ripartire”.