Attualità e politica

Buia (Ance): ‘Recovery Plan è una raccolta di idee che difficilmente farà ripartire il paese’

Ance, Associazione nazionale costruttori edili, ha ribadito tutta la sua preoccupazione per un Recovery Plan inadatto alle esigenze del paese, in primis la ripartenza economica. Lo ha fatto per voce del suo presidente Gabriele Buia che ha dichiarato: “La bozza del Recovery non appare in grado di delineare un progetto strutturale e organico di trasformazione e di rilancio del Paese. È una raccolta di idee e programmi non coordinati tra loro che difficilmente potranno innescare quel percorso di crescita e benessere di cui il nostro Paese ha disperato bisogno”.

E ancora, sul Sole 24 Ore, Buia denuncia riforme insufficienti, nessun intervento di snellimento delle fasi di gara e una cabina di regia con pieni poteri decisionali ancora latitante. Proprio il nodo procedurale è quello che preoccupa di più l’Associazione, visto l’elevato caso di cantieri fermi a causa della lungaggine burocratica. Per tutti i progetti serve un unico iter definito: assegnazione delle risorse in un tempo stabilito, avvio dell’opera con deadline perentoria pena la perdita dei finanziamenti, presentazione di un cronoprogramma definitivo e vincolante; attivazione di meccanismi premiali per le società che contabilizzano i lavori in tempi rapidi.

Il Centro studi di Ance ha analizzato gli interventi previsti per il settore in ciascuna delle sei mission del Piano. Alla mission 3, quella per le infrastrutture e la mobilità sostenibile, il 70% degli interventi ferroviari è dedicato a finalizzare processi avviati con la legge obiettivo del 2001: dopo vent’anni questi non sono ancora stati portati a termine e, anzi, sono ancora in una fase di progettazione iniziale.

“Su questi argomenti siamo pronti al confronto con il presidente incaricato Draghi, ma dobbiamo farlo presto, partendo dalla centralità delle costruzioni per l’economia reale e la sostenibilità”, afferma il presidente Buia al Sole 24 Ore.

Le priorità ribadite da Ance sono: rigenerazione urbana, messa in sicurezza del territorio e delle infrastrutture, proroga del Superbonus 110% e la digitalizzazione. Di pari passo anche due riforme di sistema: la pubblica amministrazione la giustizia.

Redazione

 

 

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