“America Is Back. Diplomacy Is Back”, sono le parole pronunciate ieri da Joe Biden nel primo discorso pubblico di politica estera tenuto in occasione della visita al Dipartimento di Stato.
Il neo presidente ha dichiarato di voler riprendere e rafforzare le alleanze esistenti per le sfide del domani: “Rispondere alle ambizioni crescenti della Cina. Reagire alle offensive con cui la Russia ha cercato di sabotare la nostra democrazia”.
Nei confronti della Cina, Biden ha subito chiarito che intende condannare gli abusi economici e la violazione dei diritti umani. Il nuovo segretario di Stato Antony Blinken ha parlato di “genocidio” per il trattamento inflitto agli uiguri, così come aveva fatto Mike Pompeo. Ha aperto però alla collaborazione qualora i cinessi volessero. La difesa della democrazia è un caposaldo della politica di Biden che condanna allo stesso modo i fatti di Mosca e l’arresto del dissidente Nalvanyj, come racconta Repubblica.
Biden ha deciso poi di rafforzare la cooperazione con l’Europa, dando già un segno importante mantenendo le truppe in Germania. Tra l’elenco dei paesi con cui ha avuto i primi contatti, manca però all’appello l’Italia. Nominati Canada e Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, ma non il nostro paese.
L’obiettivo è quello di “lavorare con i nostri partner per restaurare le democrazie”.
