È stata formalizzata la prima presa di posizione conciliante di Joe Biden nei confronti di Vladimir Putin. Era già stata resa nota, infatti, la sua intenzione di prorogare l’accordo sul New Start, come chiedeva da tempo la Russia ma che Trump sembrava voler negare.
Il New Strategic Arms Reduction Treaty è stato firmato l’8 aprile del 2010 da Obama e Medvedev e prevede che i due Paesi non possano schierare più di 700 missili intercontinentali, sottomarini e bombardieri capaci di lanciare bombe atomiche, 1.550 testate nucleari, e 800 sistemi di lancio. Ha quindi l’obiettivo di ridurre del 30% il limite di testate nucleari fissato dal precedente accordo SORT.
Come racconta La Stampa, ieri il segretario di Stato Blinken ha diramato un comunicato in cui afferma che “estendere il New Start rende gli Usa, i nostri alleati e il mondo più sicuri”. Joe Biden, al contrario del suo predecessore, intende aprire un dialogo con l’Europa su alcuni temi rilevanti come la Cina e proprio la Russia. Nei confronti di Putin, il neo presidente ha mostrato da una parte un atteggiamento conciliante, ma dall’altra ha tempestivamente condannato i fatti di Mosca e la dura repressione delle proteste di questi giorni.
I punti di attrito restano tanti, come lo stesso Biden ha elencato a Putin nel corso della loro prima telefonata: Ucraina, Afghanistan, hacker digitali, interferenze elettorali e geopolitiche come in Siria e in Libia.
