Il vaccino Sputnik V avrebbe un’efficacia superiore al 90%, lo ha rivelato la rivista scientifica Lancet che ha pubblicato i risultati preliminari della sperimentazione condotta su quasi 20mila volontari.
Sono stati rilevati 16 casi (0,01% del campione) di sintomi da Covid tra chi ha ricevuto il vaccino e 62 casi (1,3%) tra chi ha ricevuto il placebo. Non sono emersi effetti collaterali gravi tra le persone a cui è stato inoculato il siero russo, che sarebbe efficace anche nel 91,8% delle persone over 60.
Il Gam-COVID-Vac, nome commerciale dello Sputnik V, prevede la somministrazione di due dosi, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. Contrariamente ai vaccini di Pfizer e Moderna, non è basato sull’Rna messaggero, ma su due virus poco aggressivi (adenovirus) modificati per trasportare le informazioni per produrre la proteina che il Covid usa per legarsi alle cellule. Il sistema immunitario riconosce la proteina dal virus “ibrido” e ne costituisce la memoria per le future minacce.