Jeff Bezos si ritira dal ruolo di amministratore delegato di Amazon. Prenderà il suo posto Andy Jassy e, nonostante il fondatore del colosso rimarrà presidente, la sua uscita ha un alto valore simbolico e segna la fine di un’era.
È stato lui a dare vita alla piattaforma di commercio on-line, prima solo per libri e poi estesa ad ogni genere di prodotto. E se ne va dopo un anno che ha battuto ogni record: complice la pandemia, l’anno di Amazon si è chiuso con il +70% del titolo in Borsa.
Come racconta Repubblica, la sua è stata una scommessa. Nato ad Albuquerque in New Mexico, ha attraversato la nazione per stabilirsi a Seattle e poter pagare meno tasse, motivo per cui ancora oggi diversi governi europei indagano per evasione fiscale. Anche la città di New York ha rifiutato la proposta di Amazon di aprire lì il suo quartier generale con un nuovo indotto di posti di lavoro, ma con la richiesta di esenzioni fiscali.
Ha cominciato con i libri, che gli permettevano di capire gli interessi dei suoi clienti, ha ampliato il suo portafoglio con i cd, con la musica e con i prodotti elettronici fino ad oggi, dove ogni prodotto, anche il più strano, lo si può trovare sui suoi canali.
È stato anche l’inventore di Alexa e ha avuto un ruolo importante nella logistica dei vaccini negli Usa. Ci sono stati periodi in cui all’inizio non faceva profitti ma il suo obiettivo è stato quello di ricavarsi una fetta di mercato sempre più ampia da semi-monopolista. E così è stato. Nelle sue conquiste manca praticamente solo la Cina dove ha dovuto cedere il passo all’omologo Alibaba.
