A distanza di più di un mese da quando sono cominciate le vaccinazioni contro il Covid-19, Israele è ancora in testa a tutti: oltre 3 milioni di israeliani (su 9,2 totali) hanno ricevuto la prima dose, e 1,8 anche la seconda. Tra gli over 60, si è registrato un calo del 35% tra i nuovi contagi, i ricoveri sono scesi del 30% e i casi di malati gravi del 20%. Un ricercatore dell’Istituto Weizmann ha espresso la sua soddisfazione su Twitter affermando: “È iniziata la magia”.
Come racconta il Giornale che tira le somme dell’andamento della campagna vaccinale nel mondo, anche a Tel Aviv desta preoccupazione la variante inglese, che colpisce i più giovani a cui per il momento non è stata inoculata la dose. La direttrice dell’unità di epidemiologia all’ospedale Sheba avverte che con queste mutazioni l’immunità di gregge potrà realizzarsi con almeno l’80% della popolazione vaccinata e non più con il 70% come annunciato in precedenza.
In tutto nel mondo sono stati inoculati 100 milioni di dosi di vaccino, secondo un calcolo dell’agenzia France Presse basato su fonti ufficiali: 101.317.005 iniezioni in 77 paesi.
In Germania, la cancelliera Merkel ha dichiarato che entro la fine dell’estate il vaccino sarà inoculato a tutti i 73 milioni di tedeschi adulti, anche se ha aggiunto che di dosi ne serviranno ancora per un bel po’ di anni.
In Italia ad oggi sono state vaccinate 2.166.053 persone, ma il piano di Arcuri sembra essere ancora troppo a rilento e confusionario.
Nel frattempo preoccupano le varianti, soprattutto la E484K che si è verificata spontaneamente nella variante britannica, secondo quanto dichiarato da un professore che fa parte del Comitato tecnico per la diffusione del Coronavirus del governo britannico.