“È interessante notare che nelle ultime versioni, non definitive, dei due Paesi maggiori beneficiari di risorse in termini assoluti, Italia e Spagna, la questione della parità di genere è fra i grandi obiettivi”, lo ha affermato il Commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni.
Gentiloni ha ricordato come durante la pandemia lo squilibrio occupazionale sia andato via via accentuandosi con una quota sempre maggiore di donne che hanno perso il lavoro. A soffrirne di più i settori ad altissima intensità di occupazione femminile, come la sanità e l’assistenza, ma anche il turismo e la cultura.
Molti eurodeputati hanno richiesto che nel Recovery Plan venga inserita una soglia di investimenti per la parità di genere, ma la Commissione Ue ha deciso che il tema non venga rinchiuso solo in cifre di investimento ma che “la valutazione d’impatto di genere sia trasversale e non debba riguardare solo le iniziative direttamente rivolte a questa direzione, ma i grandi investimenti ambientali e digitali”, ha dichiarato Gentiloni intervenendo alla tavola rotonda “Il Manifesto – Idee per una ripartenza alla pari’ di Half of it”.
Gentiloni ha assicurato che tutti i piani presentati dai vari governi verranno analizzati al fine di colmare questo gap. Guardando al nostro paese, secondo i dati della Banca d’Italia, l’occupazione femminile al 65% significherebbe 8 punti di Pil. La disparità di genere, ha ricordato Gentiloni, non è solo un tema tutto italiano, ma che accomuna l’intera Europa.
