La leader birmana Aung San Suu Kyi è stata arrestata, insieme a lei anche il il presidente Win Myint e alti dirigenti del suo movimento fra cui Han Thar Mying. Il portavoce del partito che ha diramato la notizia, ha invitato i suoi sostenitori a non rispondere con violenza e a rispettare le leggi.
I militari hanno arrestato la leader nel giorno del giuramento del Parlamento. Alle elezioni di novembre, infatti, la Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi ha vinto nettamente con 396 saggi su 476, con soli 33 seggi ottenuti dal partito vicino ai militari.
Da giorni i militari avevano minacciato un colpo di stato, considerandosi i garanti della Costituzione, ma sabato avevano diramato un comunicato con il quale affermavano di essere stati fraintesi.
E invece proprio sabato notte hanno arrestato Aung San Suu Kyi che era sempre stata ben attenta a non inimicarsi le forze militari, suscitando anche qualche dissenso all’estero tra chi riteneva che non si fosse schierata contro i crimini contro l’umanità commessi ai danni della minoranza musulmana Rohingya.